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L’acqua, elemento fondamentale per la vita, è spesso considerata un bene illimitato. Tuttavia, la realtà è ben diversa: oltre duecento nazioni stanno affrontando gravi problemi legati alla siccità e alla desertificazione, colpendo circa un miliardo di persone nel mondo. Anche in Europa, in particolare nel bacino del Mediterraneo, paesi come l’Italia, la Spagna e la Grecia si trovano in situazioni critiche.
Nel 2025, l’ISPRA ha registrato circa 319 miliardi di metri cubi di precipitazioni in Italia, superando di oltre il 10% la media degli anni 1991-2025. Tuttavia, la distribuzione delle piogge è stata disomogenea: il Nord ha beneficiato di un surplus, mentre il Centro e il Sud hanno vissuto periodi di siccità moderata e estrema.
La crisi dell’acqua: un problema globale
La situazione è aggravata da infrastrutture obsolete; l’ISTAT ha riportato che nel 2025 il 42% dell’acqua distribuita attraverso la rete si perde. Inoltre, l’ISPRA ha evidenziato una tendenza preoccupante: la disponibilità idrica è in calo dal 1950 a causa di cambiamenti climatici e evaporazione crescente.
Un futuro incerto
Secondo le stime dell’ONU, entro il 2030, la richiesta di acqua dolce supererà l’offerta disponibile del 40%. Questo scenario rende necessario un intervento collettivo e consapevole: ogni individuo può contribuire attraverso azioni quotidiane che, sommate, possono portare a risultati significativi.
Comportamenti quotidiani per il risparmio idrico
Uno studio condotto da Oral-B, Crest e Fixodent ha rivelato che il 25% delle persone lascia il rubinetto aperto mentre si lava i denti, e oltre la metà non si rende conto della quantità d’acqua che spreca. È chiaro che una maggiore consapevolezza nelle abitudini quotidiane può fare la differenza.
Pratiche domestiche
Le attività domestiche consumano molta acqua, dalle pulizie quotidiane alla cura dei giardini. Ad esempio, ridurre il tempo sotto la doccia o utilizzare acqua piovana per innaffiare le piante sono abitudini che possono contribuire significativamente al risparmio.
Innovazioni tecnologiche per il risparmio
Oltre ai cambiamenti comportamentali, anche le scelte tecnologiche possono influenzare il consumo idrico. P&G, impegnata nella preservazione delle risorse idriche, ha attuato misure per ridurre il consumo d’acqua nei propri processi produttivi. Nel decennio 2010-2025, ha ottenuto un risparmio del 27% per unità produttiva.
Per il 2030, l’azienda si è posta obiettivi ancora più ambiziosi, mirati a individuare le aree geografiche dove l’intervento è più necessario e a definire azioni prioritarie.
Educazione e responsabilità collettiva
In collaborazione con organizzazioni come WWF e Aideco, P&G ha realizzato una guida per il consumo responsabile. Questo strumento è pensato per educare i consumatori sull’importanza della sostenibilità ambientale e per incoraggiarli ad adottare pratiche quotidiane a minor impatto ambientale.
Attraverso un approccio collettivo e l’adozione di tecnologie più efficienti, è possibile contribuire a garantire che l’acqua, una risorsa così preziosa, venga utilizzata in modo responsabile e sostenibile.