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Un’analisi delle tendenze nel settore della colazione
Milano, punto di riferimento per il design e le tendenze, ha ospitato l’Osservatorio Host, che ha recentemente esaminato le evoluzioni della colazione al bar in Italia. Le nuove tendenze indicano una crescente richiesta di miscele di caffè speciali e di fornitori in grado di proporre gusti unici e caratteristici. Queste scelte rispecchiano una clientela sempre più esigente, che cerca esperienze autentiche e di alta qualità.
Il passaggio dai prodotti industriali a quelli artigianali
Nel settore dei prodotti da forno, si osserva un cambiamento significativo: i croissant precotti e congelati, che dominavano il mercato negli anni ’90 e 2000, stanno lasciando spazio a produzioni artigianali che offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo. Questa evoluzione si rivela fondamentale per attrarre i consumatori, i quali ora preferiscono opzioni fresche e personalizzabili, come le farciture preparate al momento con ingredienti di alta qualità.
L’importanza della specializzazione
Carlo Meo, esperto del settore e docente al Politecnico di Milano, evidenzia la necessità di specializzazione per i bar italiani. La colazione fuori casa è un’usanza profondamente radicata nella cultura italiana e rappresenta una delle principali forze nel mercato del bar. Tuttavia, per soddisfare le aspettative di una clientela sempre più attenta e informata, è fondamentale che i bar si specializzino, recuperando il concetto storico di caffetteria e puntando su gelato e pasticceria di fascia premium.
Le sfide del settore
Le tendenze attuali non si sviluppano in un contesto semplice. I bar affrontano la doppia concorrenza del low-cost e dei canali alternativi, come il take-away e il servizio a domicilio. Si stima che circa 24 milioni di persone frequentino i bar, soprattutto giovani tra i 18 e i 35 anni. Nonostante il canale bar rappresenti il 38% del fatturato away from home, la soddisfazione del cliente sta diminuendo: nel 2012, quasi il 50% degli utenti si dichiarava insoddisfatto del servizio, rispetto al 25% del 2010.
Comunicazione e promozione: un aspetto trascurato
Un altro punto critico è la comunicazione. Pochi bar investono in promozioni, con una percentuale di punti di consumo che è diminuita dal 35,5% nel 2012 al 27,8% nel 2013. Tuttavia, i locali più specializzati tendono a comunicare meglio, con un tasso di promozione del 35%, rispetto al 17% dei bar generici. Questo porta a riflettere sull’importanza di un approccio manageriale, in grado di garantire la sostenibilità economica e la qualità del servizio.
Un nuovo approccio esperienziale
Meo conclude sottolineando che i bar non possono più essere semplici luoghi di passaggio. Devono evolversi in spazi dove il cliente possa vivere un’esperienza di qualità, centrata sui prodotti offerti. La sfida consiste nel trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione, ispirandosi anche ai modelli delle grandi catene di caffetterie internazionali, ma mantenendo un’identità distintiva e autentica nel panorama italiano.