Argomenti trattati
Nell’area metropolitana di Bologna, un’iniziativa sta guadagnando sempre più attenzione per il suo impatto positivo sia sull’ambiente che sulla comunità. Il progetto ‘Cambia il finale’, realizzato dal Gruppo Hera in collaborazione con Last Minute Market e diverse associazioni locali, ha raggiunto risultati straordinari, recuperando oltre 1.070 tonnellate di beni ancora utilizzabili. Questo sforzo ha contribuito a evitare l’emissione di quasi 4.000 tonnellate di CO2, dimostrando come la lotta contro lo spreco possa andare di pari passo con la riduzione dell’inquinamento.
Un progetto in crescita
Il programma ‘Cambia il finale’ è stato avviato circa dieci anni fa grazie a un accordo tra Hera e Atersir. Attualmente, coinvolge quasi 100 comuni in Emilia-Romagna, rappresentando un esempio significativo di economia circolare e solidarietà. Durante i mesi estivi, quando molti cittadini approfittano delle vacanze per liberarsi di oggetti inutilizzati, il progetto offre una soluzione semplice e accessibile per donare beni in buono stato, come mobili, elettrodomestici, biciclette e vestiti.
Funzionamento della procedura
La procedura per partecipare è estremamente semplice: i cittadini possono contattare il Servizio Clienti Hera per richiedere il ritiro gratuito di oggetti ingombranti. In alternativa, è possibile consegnare direttamente i beni alle sedi delle associazioni coinvolte. Qualora non siano riutilizzabili, il progetto garantisce lo smaltimento ecologico tramite le stazioni di raccolta dedicate.
Risultati significativi
Nel corso dell’anno, le 16 organizzazioni non profit che fanno parte di ‘Cambia il finale’ hanno raccolto oltre 485.000 oggetti, con un impressionante 73% di essi avviati al riuso. Nella metropoli bolognese, i risultati sono ancor più positivi: su circa 153 tonnellate di beni raccolti, un incredibile 92% è stato riutilizzato, superando di gran lunga i risultati ottenuti nell’anno precedente.
Le associazioni protagoniste
Tra le associazioni che hanno avuto un ruolo cruciale in questo successo figurano l’Opera di Padre Marella, Piazza Grande di Bologna, La Fraternità a Ozzano dell’Emilia e Il Martin Pescatore a Monte San Pietro. Queste realtà non solo operano per ridistribuire i beni, ma utilizzano i proventi delle vendite nei mercatini solidali per finanziare iniziative a sostegno delle persone più vulnerabili.
Un impatto trasversale
Il progetto ‘Cambia il finale’ rappresenta un’iniziativa ecologica e un percorso di solidarietà che unisce la comunità. La riduzione dello spreco e il riuso dei beni non solo contribuiscono a un ambiente più pulito, ma migliorano anche la qualità della vita di chi si trova in difficoltà. Questo approccio sinergico dimostra come la responsabilità sociale possa generare un impatto positivo duraturo.
In un contesto in cui la sostenibilità è al centro delle politiche pubbliche e delle scelte quotidiane, iniziative come questa risultano fondamentali per promuovere una cultura del riuso e della solidarietà. ‘Cambia il finale’ si conferma un modello di riferimento, dimostrando che ogni piccolo gesto può contribuire a un cambiamento significativo.

